“Camminare verso una meta, conferisce alla via ed alla sua fatica una propria bellezza” Benedetto XVI
Nell’attuale società secolarizzata, il pellegrinaggio è un’esperienza spirituale personale e incisiva.
Il pellegrinaggio, infatti, è un’importante risorsa pastorale. Per questo noi suore Oblate promuoviamo questa pratica spirituale presso il popolo di Dio e ci dedichiamo sia alla sua preparazione sia al suo svolgimento.
Cercheremo di esprimere i tratti essenziali che determinano la spiritualità e l’efficacia apostolica del pellegrinaggio.
In particolare:
- la prospettiva escatologica, che educa il pellegrino a vivere tra l’oscurità della fede e la sete della visione;
- la dimensione penitenziale, per compiere un cammino di conversione;
- la dimensione festiva, che esprime la gioia interiore insita nel peregrinare cristiano;
- la dimensione cultuale, che fa del pellegrinaggio un atto di culto;
- la dimensione comunionale, che rende consapevole il pellegrino di essere in comunione con i compagni di viaggio, con la comunità di provenienza e con i fedeli che lo accolgano nel luogo di destinazione.
La Vergine Maria, nella quale si congiunge il pellegrinaggio del Verbo verso l’umanità con il pellegrinaggio di fede dell’umanità, è Colei che avanza nella peregrinatio fidei, divenendo Stella dell’evangelizzazione per il cammino di tutta la Chiesa.
Guardando la Vergine Maria, i pellegrini imparano a decifrare la propria storia come un cammino di discepolato nella fede e, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, sono incoraggiati a procedere verso la méta, dove Maria li precede e di cui è Segno e Speranza.
Per questo noi Oblate in modo particolare promuoviamo i pellegrinaggi ai Santuari Mariani.